Una fase professionale importante: facciamo attenzione ai ritardi dell’iscrizione all’Ordine e partecipiamo allo sviluppo di questa fase
Pubblicato in ALBO PROFESSIONALE · 6 Dicembre 2018
Una fase professionale importante:
facciamo attenzione ai ritardi dell’iscrizione
all’Ordine e partecipiamo allo sviluppo di questa fase.
Le quotazioni
di una professione sono legate sostanzialmente alle competenze acquisite e
messe in campo nel modo migliore ma non è tutto riconosciuto volutamente o meno
dalle istituzioni piccole e grandi quando lo spessore normativo di una
professione sanitaria è ancora carente di una o più leggi sostanziali che
permettano di ergersi a “titolato a tutti gli effetti”.
Spieghiamoci
meglio e vediamo di chiarire il contesto politico/normativo che si accinge a
conglobare le professioni sanitarie finora senza un Ordine Professionale e
quanto ciò è determinante per i singoli professionisti e per le Istituzioni che
sono “obbligate” a fare riferimento agli Ordini e ai Collegi qualora ci siano
situazioni da districare (mi scuso per il termine) al fine di dare le corrette
responsabilità del caso.
In tanti anni
abbiamo avuto modo di difendere o far difendere dagli avvocati molte colleghe e
colleghi che per vari motivi venivano richiamati o contestati dalle ASL o dalle
Aziende Ospedaliere e Strutture pubbliche e private/accreditate, quando
addirittura si parlava anche di possibile “provvedimento di licenziamento”. La
chiarezza delle leggi oggi esistenti e la determinatezza delle difese poste in
campo hanno permesso di avere ragioni importanti soprattutto per la difesa di
un lavoro tanto agognato.
Spesso però la
discussione si è posata volutamente in certi contesti sulla parte della legittimità
delle scelte cliniche e gestionali adottate dai nostri professionisti, non
facendo mancare anche e soprattutto una sottovalutazione dell’opera di cure e
delle metodiche adottate al fine di trovare misere giustificazioni per
licenziare una collega o un collega, o peggio ancora.
Non intendo
con ciò dare preoccupazioni alle nostre categorie ma è meglio essere chiari e
guardare in avanti questa nuova fase dell’istituzione degli Ordini
Professionali e dare maggiore vigore ai diritti acquisiti per legge e non
esitare a migliorare la condizione operativa svolta ogni giorno verso i
cittadini prima di tutto.
In sintesi
ogni fase promuove e migliora con i tempi del caso la “condizione operativa”
dei nostri laureati dalla Facoltà di Medicina, ma ciò non toglie che sia
profondamente necessario iscriversi oggi all’Ordine come previsto dalla legge,
nel più breve tempo possibile e secondo le indicazioni specifiche.
Vogliamo
sentirci Professionisti con un proprio Ordine Professionale poiché in tanti
anni siamo stati connotati come professioni meno nobili per l’assenza di tale
significativo “diritto” di un proprio Ordine, e quanto spesso ci hanno
ricordato il “minore valore” e quindi meno tutela e meno diritti. Adesso però
la legge ha aperto questa opportunità ed è quindi importante rispettare il
senso istituzionale dell’appartenenza ad un Ordine, ma la fase richiede di
farlo nei tempi previsti entro l’anno 2018 e non altro.
La nostra
Organizzazione Sindacale Professionale vuole sostenere ciò in difesa delle
categorie rappresentate e dove ognuna di queste rappresentatività denominate
dalla legge “Ordini” delle professioni sanitarie con tanto di obbligo per legge
di iscriversi nel proprio collegio (per questo anno in quello dei Tecnici
Sanitari di Radiologia Medica della propria provincia), ci permetterà tutte le rappresentanze
insieme di porre nuove prospettive e migliori condizioni lavorative.
Antonio
G.Cartisano