LETTERA APERTA A TUTTI I NOSTRI COLLEGHE E COLLEGHI

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LETTERA APERTA A TUTTI I NOSTRI COLLEGHE E COLLEGHI

Spif Ar
Pubblicato in Ordini professionali · 28 Giugno 2018
[image:image-0]Alla cortese attenzione delle Colleghe e dei Colleghi iscritti allo SPIF Ar e lettori tutti delle nostre newsletter

Come certamente saprete della eccezionale conquista politica relativa alla legge n. 3 dell’11 Gennaio 2018 che istituisce finalmente gli Ordini Professionali, per cui siamo a porgere i nostri ringraziamenti sia al Ministro della Salute quanto, in particolare per il lavoro svolto ai Presidenti dei Collegi esistenti e delle Associazioni riconosciute dal Ministero della Salute tra le quali l’Aifi e con piacere.
Le battaglie precedentemente svolte avevano in seno alle due leggi, la 42 del 1999 e la 43 e3l 2006 questo passaggio normativo per l’istituzione degli Ordini per tutte le Professioni Sanitarie, progetto poi abbandonato un momento prima della loro approvazione, sempre per le resistenze note a tutti.
Oggi la legge approvata l’11 gennaio 2018 n. 3, richiamando l’art 5 comma 2 della legge 43 del 2006, ha determinato l’uscita della disposizione del Ministero della Salute (qui allegata) al fine di dare corrette indicazioni ai soggetti istituzionali, quanto ai Professionisti della Salute che esercitano sul territorio nazionale.
Proprio per questo e su invito di un Collega TSRM, ho partecipato ad un Convegno svoltosi a Genova dove sono state portate informazioni coerenti con quanto è necessario fare nei prossimi mesi per divenire “censiti” in elenchi ufficiali di Federazioni esistenti delle Professioni Sanitarie già riconosciute dallo Stato Italiano e in attività su tutto il territorio nazionale.
Proprio la parola “censiti” è al centro di una operazione voluminosa di individuazione dei titoli veri e seri posseduti dagli esercenti una professione sanitaria sul territorio nazionale. É già questo traccia una netta separazione con il mondo degli abusivi, e non è poco.
Contemporaneamente, questa operazione come descritto ai presenti dal Presidente del Conaps Dott. Antonio Bortone, ha reso chiaro che nelle more delle letture dei titoli da una parte e e dall’altra una le quantità di professionisti che segnano l’effettivo numero degli “esercitanti con titolo riconosciuto” colloca i soli Laureati effettivi in di quegli Ordini Professionali per le professioni sanitarie.
Inoltre è emerso che le Professioni Sanitarie che superano numeri quali ad esempio i 50.000,  tale contabilità anagrafica produrrà nuove sincronie per la successiva condizione di istituzione di Ordini e/o simili ma con gestione separata da quelli esistenti.
Ovviamenti con tempi, controlli e pianificazione necessari.
Chi recentemente ha sollevato dubbi e sospetti d’ogni tipo avrà comunque modo di approfondire questa strategia, e ha la possibilità di leggersi il decreto del Ministero della Salute dove il Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, la Dott.ssa Ugenti, ha inviato tale indicazioni al Presidente Nazionale degli Ordini (non più “Collegio”) dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione.
É chiaro, ma forse non per tutti, che l’scrizione è legata ad un versamento economico oltre , e non da meno, quello documentale della propria titolarità,  ma che esso sancisce,  insieme ai titoli presentati, gli effetti necessari per tutelari i professionisti del caso e la popolazione tutta da quell’abusivismo ancora radicato nel territorio e non sconfitto del tutto.
Il Presidente del CONAPS, presente al Convegno e data la sua lunga esperienza, ha dato risalto al cambiamento epocale di questa fase, forse non comprensibile da tutti, in particolare a coloro che scrivono inquietanti sospetti di “ruberie”, dimenticando che tali Organi sono sotto il controllo dello Stato e questo comporta corretti comportamenti nella gestione e presentazione corrente delle condizioni di bilancio e di ogni voce in esso contenute. Poi tutto può accadere, anzi, è già successo ma fanno poca strada e pessima figura restando sulla bocca di tutti.
Con l’augurio che ciò porti come pensiamo maggiori e migliori partecipazioni dei Professioni della Salute in tali Ordini Professionali

Il Presidente Spif Ar
Dott. Antonio G. Cartisano





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