Lotta e Contrasto all’Abusivismo

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Lotta e Contrasto all’Abusivismo

Spif Ar
Pubblicato in ABUSIVISMO · 17 Luglio 2018
Con l’entrata in vigore del Ddl Lorenzin, non tutti sanno che vi è stata una modifica al Codice Penale. Ovvero questa modifica cita esattamente che agli abusivi vengono confiscati i beni utilizzati per commettere il reato, la reclusione fino a tre anni e una multa fino a 50.000 euro. Inoltre la Legge anche ad altre nuove professioni sanitarie, dopo quelle riconosciute di Osteopatia e Chiropratico.
Il Ddl Lorenzin, dopo ben 70 anni affronta la riforma degli ordini professionali, riconoscendo come professioni sanitarie quelle di Osteopatia e Chiropratica. In questo provvedimento, vengono istituiti dei nuovi ordini professionali come quelli degli Infermieri, Ostetriche, Tecnici sanitari di Radiologia medica e professioni sanitarie tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione.
Oltre a tutto ciò, la novità maggiore di questo Ddl, quello che interessa molto il campo della Riabilitazione e Fisioterapia, sono le norme che contrastano l’esercizio abusivo della professione nel campo riabilitativo. Il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria, prevede un’aggravante e in tale ipotesi vi sarà la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. Se dovesse trattarsi di beni immobili, si disporrà il loro trasferimento al patrimonio del comune ove sono siti, per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.
Il nuovo articolo 348 del Codice Penale, modificato dal Ddl Lorenzin, per quanto concerne il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria, cita : “ Chiunque eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da € 10.000 a € 50.000”.
L’eventuale condanna di un’abusivo, che esercita all’interno di uno studio, ambulatorio o altra struttura sanitaria autorizzata, comporta una multa da € 15.000 a € 75.000 nei confronti del professionista/responsabile che ha determinato/autorizzato altri a commettere il reato di cui al primo comma, ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo. Ovvero, se un medico-fisioterapista-o altra professione sanitaria, permette ad un abusivo di effettuare la professione è responsabile.
L’ufficio Lotta e Contrasto all’Abusivismo dello SPIF, è attento alle segnalazioni che vengono effettuate da colleghi ed altre persone. La mission dell’Ufficio e dello SPIF è quello di contrastare l’abusivismo con le segnalazioni alle autorità competenti. Molti colleghi ci chiedono il motivo per cui non hanno più notizie in merito alle segnalazione effettuate. Ebbene, vogliamo comunicare che dal momento della segnalazione, tutti gli atti vengono secretati e non è dato sapere, né a noi né a nessun altro notizie in merito, fino al termine delle indagini. Queste indagini possono durano da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 1-2 anni.
Pur non di meno, il nostro impegno è quotidiano e ribadiamo che TUTTE le segnalazioni pervenute al nostro ufficio, giungono al mittente preposto alle verifiche del caso.

Ufficio contrasto Abusivismo Spif Ar
Dott. G. Lorenzo Ricucci




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Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti e Area Riabilitativa
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