“Ma chi se ne frega degli abusivi, io non voglio pagare 300 euro….”

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“Ma chi se ne frega degli abusivi, io non voglio pagare 300 euro….”

Spif Ar
Pubblicato in ALBO PROFESSIONALE · 10 Luglio 2018
[image:image-0]“Ma chi se ne frega degli abusivi, io non voglio pagare 300 euro….” (di Romualdo Carini, Fisioterapista e Giornalista Pubblicista – Responsabile Blog)

Sono trascorsi pochi giorni dal 1° luglio, “fatidica” data d’INIZIO iscrizione, per le 17 Professioni Sanitarie regolamentate ma non ancora ordinate (come la nostra di Fisioterapisti), ai loro Albi, contenuti tutti, come stabilito dalla Legge 3/2018, all’interno del preesistente Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM).

Una data storica, un traguardo assolutamente importante per tutte queste Professioni, e in particolare per la nostra, per tagliare il quale si sono impegnati, per anni, Colleghi iscritti prima all’AITR e poi all’AIFI e Colleghi non iscritti, accomunati dal desiderio di vedere finalmente “chiudersi il cerchio”, apertosi con la definizione per legge del nostro Profilo Professionale nel lontano 1994 (D.M. 14 settembre 1994, n. 741).

Eppure, nonostante l’enorme importanza, per la Professione, dell’evento, sui social, in particolare su facebook, ecco un fiorire di mugugni, di critiche e contestazioni, sospetti, di insinuazioni anche pesanti, di valutazioni negative fatte in malafede, riguardo questo momento di crescita che ci apprestiamo a vivere.

“…Ma chi se ne frega degli abusivi, io non voglio pagare 300 euro…”, “…Tanto gli abusivi continueranno ad esserci ancora, soldi sprecati….”, “…Così ci toccherà anche fare gli ECM…”, “…E tutti quei bei soldi delle iscrizioni che fine faranno? Chi li gestirà?…”, “…Tanto ci sarà la solita cricca a gestire tutto e a spartirsi tutto. Il solito magna-magna…”, “…Ecco, lo Stato ha trovato un altro modo per fare cassa e a noi non verrà in tasca niente…”, “….Non avremo alcun beneficio, non cambierà nulla….”.….e altro.

Affermazioni e opinioni basate, nella maggioranza dei casi sulla disinformazione, sull’”ignoranza della legge” (la 3/2018 probabilmente mai letta), sul pregiudizio, sul disfattismo.

Molti di questi “scettici-negazionisti” (come amabilmente li etichetta un “vecchio” Collega di mia conoscenza ), probabilmente fino a ieri comodamente sommersi nella “palude” (purtroppo) della Fisioterapia a farsi gli affari propri, senza aver mai “partecipato” (nel senso attivo) alla vita della Professione, ora, quasi folgorati, sconvolti, vengono “a galla” (e perchè non lo hanno fatto prima?).

Sembra fortunatamente non siano tanti, ma la cosa dà comunque fastidio e a qualcuno viene da chiedersi se sia valsa la pena sacrificare, per anni, tempo ed energie anche per loro, al fine di arrivare a dove siamo arrivati. E prima ancora per ottenere le leggi 251, la 42, la 43, l’abrogazione del famigerato art. 1-septies, l’esenzione IVA per le nostre prestazioni. Sembra quasi che stiano sputando nel piatto dove hanno e stanno mangiando anche loro (a scrocco).

Sappiano comunque che devono mettersi il cuore in pace: dal 1° luglio “volenti o nolenti”, “obtorto collo”, facendo “buon viso a cattivo gioco” (scelgano loro) l’iscrizione all’Ordine è obbligatoria per poter esercitare la Professione….e senza cincischiare.

E se a loro non importa niente se l’Ordine potrà domani, finalmente, col suo potere, combattere l’abusivismo professionale nel nostro settore, promuovere la Professione in numerosi ambiti, rappresentarci al Consiglio Superiore di Sanità, intervenire là dove i Fisioterapisti sono sfruttati e sottopagati, alzare la voce perché, finalmente, ci sia una corretta applicazione della normativa sulle Dirigenze d’Area, attivare una Assicurazione specifica per la Professione, avere forse una Cassa Previdenziale propria e altro, a loro potrà invece forse importare sapere che il non essere iscritti all’Ordine potrebbe creare loro problemi con le Assicurazioni in caso di contenziosi, il non essere iscritti all’Ordine può creare loro problemi con le Strutture pubbliche o private in cui lavorano (vedasi, ormai fra le tante in circolazione, lettera A.I.O.P. più sotto), il non essere iscritti all’Ordine potrebbe forse loro creare problemi con l’Agenzia delle Entrate (se le prestazioni del massofisioterapista, come da recente Circolare del Ministero delle Finanze, sono detraibili solo se nel documento di spesa (fattura), è attestato che il diploma di quell’operatore è stato conseguito entro il 17 marzo 1999, così le prestazioni del fisioterapista potrebbero essere detraibili solo se il documento di spesa riporta il suo numero di iscrizione all’Ordine)….tanto per citare alcune rischiose evenienze.

Comunque, al fine di dare a costoro informazioni precise, che facciano loro cambiare opinione, per tranquillizzarli, per tentare di convincerli, o farli rassegnare, si propone, in calce a queste considerazioni, una esauriente NOTA INFORMATIVA dell’AIFI, peraltro già da tempo circolata su facebook, che dà risposte a molti quesiti e chiarisce numerosi dubbi.




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